Missoni inverno 2017 adv: elogio alla forza e bellezza dell’esser donna

A dispetto delle varie accuse di frivolezza e attaccamento allapparenza, quel mondo vasto e variegato che è la moda sa dimostrare di serbare, al suo interno, dei micro-mondi fatti della stessa sostanza delleccellenza risoluta: della mano che plasma la stoffa, certo, ma ancor prima, dello sguardo attento sul mondo che nutre i pensieri virtuosi.
I quali, a loro volta, diventano l
ispirazione per dar forma a collezioni da inviare alla passerella: e ai conseguenti racconti fotografici che ne vanno a comporre le campagne pubblicitarie dautore. 

Questione, dunque, di una mischia assai sofisticata di genuinità intellettuale e talento sartoriale: un equilibrio tra la bellezza intessuta nelle creazioni da indossare e quella altrettanto autentica infusa nei messaggi allacciati alla realtà della società contemporanea di cui prendere consapevolezza, che la maison Missoni sa padroneggiare con maestria da unammirevole somma di decadi di lavoro e successi, fino al nostro presente.
Ad esser pi
ù precisi, fino alla collezione fall/winter 2017 raccontata nelle immagini della relativa campagna adv!

Operare un tal gesto dequilibrio è innanzitutto questione di cuore: e Missoni ce lha, da sempre, sin da quei celebri esordi grazie alla coppia di Tai e Rosita.
Un cuore d
umanità agganciato alla moda che viene tramandato come fosse uneredità genetica, e che negli ultimi venti brillanti anni viene pienamente raccolto, rinnovato, e oggi celebrato dalla cura artistica di Angela Missoni.
È lei, infatti, la mente appassionata che ha condotto, in qualità di direttrice creativa, la realizzazione della campagna adv della collezione a/i 2017, lasciando che fosse attraversata da un fil rouge ben preciso: o meglio, da un vero fil-rose.
Un filo conduttore rosa, quello stesso colore che indica la femminilit
à in tutta la sua forza e delicatezza, nella precarietà a cui è tuttoggi esposta, nonostante gli sforzi compiuti per affermare il suo valore concreto e fare a brandelli inutili disuguaglianze che ancora ne incagliano la libertà legittima di essere se stessa dentro schemi vetusti della vita quotidiana. 

Come fosse un leit-motif, il rosa attraversa dunque tutta la campagna pubblicitaria: dal bellissimo  volto di Gigi Hadid che compie linterpretazione dei capi, al fondale che le fa da palcoscenico su cui campeggia limmagine del Monte Rosa, il panorama che da sempre, a Brunello, riempie lo sguardo di Angela Missoni di leggerezza nella tinta e di solidità nella sostanza, la stessa solidità che compone la resilienza di tutte le donne unite per la propria giusta causa.
E ancora, di donna 
è lo sguardo fotografico che immortala le immagini: quello giovane, eppur già celebre, della fotografa Harley Weir che della femminilità ama ritrarre la natura intensa di sensualità e dolcezza; affiancata qui dallo styling ad opera di Vanessa Reid (la cui controparte, per gli outfit maschili indossati da Jordan Legesse, è invece a cura di Stephen Mann).

Quello stesso filo rosa intriso dideali concreti sinsinua poi nei capi scelti per ladv: una spronata al senso comune e alle ideologie da rinnovare che viene intessuta nelle trame che danno forma agli abiti, nelle textures variegate, nei motivi a bande, a trapezio, a riquadri e a micro-fiammati che creano unarmonia di sovrapposizioni libere, nella mano calda delle lane e nella levità della maglia trattata come fosse un pizzo, nei bagliori eleganti del lurex e nei colpi di colori vivaci, nelle silhouette slim e sensuali, ma anche nelle nuove forme dei modelli Missoni Eyewear.
Un filo rosa, infine, che rievoca quel discorso accorato che chiuse la stessa sfilata dedicata alla collezione Autunno-Inverno 2017, dove una risoluta Angela Missoni, circondata di modelle e ospiti con indosso il famoso 
pussyhat” rosa, impugnò il microfono per ammonire col sorriso: «È un momento storico in cui le giornate di marcia non sono una cosa sporadica, un momento in cui tutti quelli che la pensano in questa maniera devono stare uniti. Anche nella moda è bene che usiamo la nostra voce».

Applausi!

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