La nuova collezione B-24 di Jonathan Scarpari: la culturalizzazione del corpo

Sono necessarie poche parole per qualificare B-24, la nuova collezione del giovane talento Jonathan Scarpari, designer italo-brasiliano che l’ha presentata durante l’ultima Dragão Fashion Brasil, non perché le creazioni del designer siano banali, ma perché frutto di una precisa e consapevole visione dello stile e della moda.

Quella dello stilista è una creatività disciplinata e molto coerente.
Fatta di forme over, linee essenziali, tratti apparentemente semplici. Ma capaci di nascondere la complessità organizzata della vita.
La vita che si qualifica secondo strutture e legami microscopici. E questo è un aspetto che rimanda agli studi di Scarpari in chimica.
C’è poi il punto di vista della moda.

Il suo mi sembra molto chiaro.
Per lui non ha più senso procedere in termini dualistici: di là una realtà, di qua un’altra, di là il bene, di qua il male, di là l’uomo e di qua la donna. E noi a dover scegliere, a consumare l’esistenza a decidere chi siamo, quale realtà e quale stile ci rappresentino meglio.
C’è un assottigliamento, un erosione continua delle vecchie dualità e per fortuna, aggiungo. L’uomo e la donna per Scarpari sono sempre più simili. I suoi abiti impongono così di assumere la propria identità oppure di aggirarla o di plasmarla e manovrarla a piacimento.
In termini artistici parleremmo di ready-made, nella moda parlerei di culturalizzazione del corpo, come piace ai sociologi, secondo un processo che rende anche la nostra fisicità un oggetto culturale. È questa l’operazione che mi sembra essere stata alla base della creazione della collezione B-24.

Fra le proposte dello stilista, spicca la maglieria a punti calati con filati di prim’ordine, poi l’uso della pelle, arricchita ed esaltata dalla lavorazione sartoriale.
Texture di sapore vintage sono impreziosite dalla qualità dei materiali e dall’amore per il dettaglio.

È un uomo moderno il suo, senza pregiudizi e consapevole. Perché nella vita non si è solo una cosa e Scarpari, chimico e designer, lo sa bene.

Molti gli impegni del giovane creativo, dopo la borsa di studio di perfezionamento all’Istituto Marangoni a Milano, lo vedremo sfilare alla prossima Vancouver Fashion Week.
In bocca al lupo!

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