Pence 1979 a/i 2017: l’uomo, lo stile del dettaglio e il fascino Seventies

Prendendo in gentil prestito un concetto senza tempo racchiuso nel titolo forgiato da un immenso letterato, il quale, senza farne l’ovvio nome, ci ha regalato perle preziose del secolo scorso incastonate nella nostra cultura italica, anche la moda sa essere “una, nessuna e centomila”: squisitamente a modo suo.
Tra le sue innumerevoli facce, c’è la moda che sfavilla della tendenza che aggrappa l’occhio e lo inganna nelle fantasticherie di decori, quella che impiglia la mente in forme che scavallano la realtà di qualsivoglia umana silhouette, quella che s’immerge nell’eleganza più impettita e quella che si sbriglia nella scioltezza della vita da strada. 

E poi c’è la moda che allaccia l’attenzione nei dettagli di qualità, che si affida a quel che la mano intuisce della materia e su questi indizi fondamentali costruisce la sua dichiarazione di stile: così fa Pence 1979, e così lo riconferma nella sua collezione uomo a/i 2017-18!

Alta qualità, sofisticatezza dei dettagli, materiali eccellenti che sfidano la mente e le mani ad inventarci sopra metodi di lavorazione sempre nuovi eppur irrimediabilmente senza tempo: per caso son questi dei concetti che vi solleticano alla memoria l’eco del made in Italy? Esatto! 

Nonostante l’inganno sonoro che il nome del brand può implicare all’orecchio, Pence 1979 è italiano sin dalla nascita: ed oggi, trentenne in forma smagliante di creatività e produzione, lo è più che mai ad ogni passo che compie di stagione in stagione. 

Or dunque, quella dichiarazione di stile che ne ha segnato la nascita, e che è tutta questione di passione per la materia prima e le sue infinite possibilità di trasformazione sempre nel nome dell’eleganza ricercata da indossare con naturalezza, ecco: questo bagaglio di accuratezza e successo trova una nuova declinazione nella collezione dedicata alla prossima stagione autunno-inverno 2017-18.

Una collezione da godersi proprio nella varietà di sofisticatezza dei dettagli sottili, e per questo eccellenti, che son sparsi sulla base di un’ispirazione intramontabile eppur interpretabile in maniera personalissima: lo stile degli anni ’70. Stop, please!
Non fatevi distrarre da rimembranze hippie o “disco-something”, qui si tratta di ricercatezza fascinosa nella scelta di pattern d’antan con cui valorizzare giacche e camicie, in abbinata perfetta con forme adeguate dei pantaloni: il risultato è un limbo piacevolissimo tra classico e contemporaneo nonchalant, dove le camicie sfoggiano stampe liberty, le giacche son decorate da disegni cachemire, ovunque si posano con garbo ricami d’insetti e i pantaloni si allargano dal ginocchio in giù come volevano gli skaters di quei tempi.
Un’alta concentrazione di ricercatezza è quel che guida la capsule “Slacks”: l’ispirazione si rivolge al temi dei loose, al worker, militare e vintage, suggestioni che attraverso le mani sagge diventano capi plasmati sulla gabardina e su lane varie, cosparse di fantasie garbate come i check irregolari, le bande verticali e i micro-disegni, e arricchiti di dettagli sartoriali come i ganci racchiusi nelle cinture, i bottoni in metallo per le chiusure, e il nome del modello inciso all’interno dei cinturoni.
I colori sono altrettanto raffinati, densi eppur brillanti: partono dalla vinaccia, arrivano fino al blu notte e s’illuminano della tinta girasole.

Niente nostalgicismi però, solo il fascino contemporaneo di uno stile da applauso!

Post your thoughts