AltaRoma, piattaforma di lancio per i designer emergenti, quindi non solo centro propulsore dell’Alta moda italiana, si è conclusa da pochi giorni.
Anche quest’anno, AltaRoma si è rivelata un connubio tra tradizione e sperimentazione: dalla promozione del Made in Italy (sia su scala continentale che internazionale) alla tutela dei valori artigianali e sperimentali che hanno reso la capitale – e, più in generale, la nostra intera penisola – celebre nel mondo. AltaRoma è un progetto che garantisce il luogo d’incontro tra tradizione ed avanguardia attraverso la ricerca: è qui il luogo dove moda e cultura si fondono e si completano.
Punta di diamante di AltaRoma è sicuramente Showcase. Giunto alla sua seconda edizione, si tratta di un progetto in collaborazione tra ICE Agenzia e AltaRoma per favorire la conoscenza di piccoli e medie imprese italiane del settore moda a potenziali buyer, giornalisti e professionisti del settore. In quest’ottica, l’obiettivo è quello di garantire agli stilisti/brand emergenti i presupposti per aprirsi al mercato ed avere una visibilità commerciale significativa.
La mission di ICE Agenzia è il sostegno, la promozione e l’internazionalizzazione del Made in Italy attraverso una vetrina realizzata per agevolare gli incontri tra designer e buyer.
L’evento Showcase è durato 3 giorni, per un totale di 60 diverse collezioni esposte nell’intera durata della manifestazione.
Fra i molti marchi presenti, alcuni dei quali protagonisti in passato su webelieveinstyle, iniziamo una prima carrellata scegliendo Caterina Moro, Morfosis, Noshi e Federica Tosi.
Nobilitare gli outfit di tutti i giorni è il concetto principe della collezione d’esordio di Caterina Moro.
Plissé per il tessuto street per eccellenza, il denim, mentre è l’organza a predominare sull’intramontabile trench.
Per la sua spring/summer 2019, la stilista ha voluto portare una componente sartoriale e poetica al quotidiano, riscoprendo la preziosità del vestirsi nel dettaglio. Le lavorazioni sono innovative, ma in modo intimo, ricercato e personale.
Infatti, Caterina Moro non è couture, non è industria: è uno spazio personale tra i due concetti, una visione indipendente e privilegiata.
Per quanto riguarda gli accessori, è con Noshi che possiamo racchiudere l’essenza del passaggio dalla semplicità alla complessità delle costruzioni. Questi gioielli sono rigorosamente realizzati a mano e si distinguono per la particolare attenzione ai dettagli seguendo un concept molto chiaro: giocare con il minimalismo e le sue accezioni più articolate, ma senza perdere la sicurezza dell’artigianato italiano.
Il viaggio verso l’arte e la natura, teso a svelare i suoi lati non ordinari, è il tema centrale della nuova collezione “All tomorrow journeys” di Noshi.
Esplorare e sperimentare sono le parole chiave per la prossima stagione calda, e sono state anche la fonte di ispirazione per la designer Elisabetta Colelli. Così, gli elementi organici e geometrici si arricchiscono di nuove proporzioni e nuance: il corallo e una nuova silhouette sospesa delle linee.
Contemporaneità e sensualità sono le coordinate entro cui si muove l’ultima collezione s/s 2019 di Federica Tosi, romana classe 1978.
I suoi fashion jewels sono già distribuiti nei mercati internazionali, ed ora, sulle note della concretezza e della dinamicità, Federica veste una donna caratterizzata da una forte personalità: sovrapposizioni materiche, mix and match con accenni sporty raccontano una collezione urban, molto femminile.
Mini skirt in pelle ed eleganti long dress si vestono di un allure estremamente moderna, con tagli decisi e sofisticati. La palette cromatica si muove dai toni più decisi del fuxia e nero verso i più tenui lilla ed ecrù.
Per Morfosis, la metamorfosi, trait d’union di tutte le collezioni (e la SS19 non è da meno), risulta come un modo individuale di interpretare uno stimolo visivo, ma anche di indossare e concettualizzare un capo.
Inoltre, il riferimento ad elementi vegetali e floreali apporta un tocco di femminilità e distinzione e, soprattutto, richiama all’uso privilegiato di materie prime naturali.
Non a caso, i materiali con cui la designer ed il suo team lavorano sono accuratamente selezionati in laboratori italiani di antica tradizione sartoriale.
In definitiva, la donna Morfosis crede nel gusto del vestire come forza di espressione personale e segna con forme e tessuti il proprio essere nel mondo.
In conclusione, l’esposizione mediatica internazionale ha permesso a Roma, negli anni, di affermarsi come naturale incubatrice per giovani designer come quelli sopra citati, offrendo servizi ed ispirazioni legate all’alta moda, al mondo del cinema e dell’arte.
Questa sezione estiva del calendario della moda, dedicata allo scouting, formazione e promozione della creatività è molto importante per cogliere le potenzialità di giovani designer a favore di un sempre più stimolante mondo della moda negli anni a venire.