Afhra f/w 2018 forma emancipazione e femminilità

Siamo alla fine degli anni ’80, periodo di grandissimo fermento per il made in Italy in generale, ma, forse, per la moda ancora di più.
È lo stesso periodo in cui Monica Chiozzi, studentessa di conservazione dei beni artistico-culturali, affronta le sue prime esperienze nella moda.
Per un decennio concentra il suo interesse nell’ambito della pelletteria d’alta gamma, lavorando come designer per Borbonese e come responsabile di collezione per gli accessori in pelle di moltissimi altri brand, tra cui Tod’s.

Nel 2016, in concomitanza con la presentazione della stagione spring/summer 2017, nasce il suo brand, Afhra, che richiama il nome della nonna e vuol essere al tempo stesso un tributo all’Africa sognata da bambina e amata da adulta.

La nuova collezione fall/winter di Afhra è una dedica ad alcune delle donne più interessanti della cultura del ‘900: che si tratti di intellettuali che hanno provocato scandalo nella loro epoca e che hanno lasciato una grande eredità nel pensiero o di donne anticonformiste ed emancipate che sfidarono convenzioni e restrizioni morali, in entrambi i casi figure che hanno demolito moltissimi tabù femminili con la loro spregiudicatezza. Lee Miller, Anaïs Nin, Colette e Virginia Woolf solo per citarne alcune.

Ed è proprio per questo che gli oggetti della collezione Afhra hanno geometrie inattese e strutture studiatissime, estremamente artigianali e con molti punti a mano cuciti sulla pelle.
La gamma dei colori comprende tonalità fredde come il grigio luna, il verde foresta e il metallizzato titanio, ma anche tonalità più calde come il prugna e i metallizzati rame e bronzo.
Senza dimenticare gli immancabili nero e bianco polvere che sono sempre stati una costante di Afhra sia nelle collezioni invernali, sia estive, per offrire una maggiore versatilità di abbinamento alle proprie clienti.
Afhra ha, inoltre, una costante ispirazione letteraria. Le citazioni, i colori, le sensazioni, i luoghi raccontati nelle pagine di un libro vengono tradotte in oggetti reali realizzati interamente in Italia, dallo stile pulito e al contempo anche femminile.

Per la fall/winter 2018-19, Afhra ha presentato un materiale davvero speciale in una variante unica: mezzo vitello di alta gamma conciato in semi vegetale con caratteristiche di naturalezza del prodotto, setosità al tatto e trasparenza nel tono, pur conservando tutte le idonee resistenze alla luce e alle intemperie di una pelle conciata in questo modo.

Ispirandosi appunto alle donne citate, al periodo storico che hanno vissuto, al loro gusto e alla loro sensibilità, Afhra presenta due stampe esclusive, realizzate su vitello pieno fiore.
Déco è un motivo geometrico ispirato all’art déco, ai decori e alle ceramiche di quell’epoca per simboleggiare il rigore e l’intelligenza razionale di queste donne dalle menti eccellenti.
Foglie, invece, è tratto da una foto di foglie morte cadute in una pozzanghera.
Si tratta di una stampa fotografica realizzata nei toni dei gialli oro e dei bruni e rappresenta l’attimo emozionale di ogni processo creativo e l’irrazionalità innovativa che ha spinto questi personaggi ad essere delle donne simbolo per la loro epoca e non solo.

In conclusione, possiamo decisamente affermare che il brand è diventato terreno fertile per costruire accessori pensati per donne di ogni età e nazionalità.
Lasciatevi ispirare da questa curiosa contaminazione etnica e delle sue infinite declinazioni!

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