La p/e 2016 di Ilaria Nistri: un’italiana a Parigi

Uno dei primi concetti di geometria euclidea che viene insegnato a scuola è la linea retta, ente tanto semplice quanto basilare, punto di partenza per la costruzione di qualsiasi altra forma geometrica.

Ilaria Nistri per la sua p/e 2016, presentata a Parigi all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts, parte proprio da questo concetto primitivo, esplorandolo in tutte le sue declinazioni.
Ecco quindi che la semplice ripetizione modulare di linee di tessuto in diversi toni di colore, su abiti morbidi e silhouette scivolate, si rincorre in una successione costante di lucido ed opaco.
In un climax ascendente, poi, l’analisi si arricchisce, diventando vero e proprio intervento artigianale, con l’applicazione a caldo delle stesse, su basi di seta, lino o pelle, fino ad arrivare a rendere irriconoscibile l’elemento retta nelle stampe della collezione.
Immagini sintetiche e pattern ipnotici prendono vita su rasi e georgette di seta che si accostano a tessuti ricercati e pregiati pellami cerati.
Le superfici rotte e sfaccettate sono frutto del consolidamento della collaborazione con l’artista tedesco Andreas Nicolas Fischer.

I codici sartoriali classici vengono reinterpretati da Ilaria Nistri abbinando materiali rigidi a tessuti fluidi il cui contrasto concepisce un’incisiva alchimia di forme e di volumi.
L’eleganza informale degli abiti si incontra con la rigidità sartoriale delle giacche maschili rivisitate nelle proporzioni.
I pantaloni, la cui linea si ammorbidisce, sono abbinati a variazioni di camicie la cui presenza si fa importante nella definizione dello stile di questa stagione

I colori della collezione si alternano tra la luce del bianco naturale ed il rosa polveroso, la profondità del nero e del blu, il cui mix rende indefinito il confine giorno/sera.

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