Meeting EXTERFACE

Io li conosco con i loro nomi di battesimo, Julien e Stéphane, ma per il mondo invece sono solo EXTERFACE. Da sempre loro fan, ho rincorso le loro foto sui blog e sui tumblr in rete, dove il popolo di fashion addicted pubblica ogni nuovo lavoro, soprattutto quelli più legati a un immaginario che mescola erotismo e cultura pop. Ma Julien e Stéphane, che mantengono il mistero sui loro cognomi e sulla loro vita privata, sono molto di più delle immagini che circolano, soprattutto ritengo siano fra i fotografi capaci di cogliere con più ironia, sensualità e glam lo zeitgeist dei nostri anni e mi aspetto grandi cose da loro in futuro. Da poco lanciato il loro magazine online MUTO, che presto arriverà al quarto capitolo, molte le collaborazioni a cui stanno lavorando.

Ovviamente ho fatto di tutto per parlarci e loro hanno gentilmente capitolato, per cui eccovi la mia intervista a EXTERFACE!  

Innanzitutto, mi raccontate come avete iniziato? Come siete diventati fotografi?
In realtà è successo tutto davvero per caso! Inizialmente abbiamo fatto da assistenti ad un fotografo e ci siamo prestati come modelli per alcuni suoi progetti. Questa collaborazione ci ha reso familiari con la fotografia, con le macchine fotografiche, i preparativi per uno shooting, le luci e ci ha dato la necessità di sperimentare, esprimere le nostre idee, sviluppare il nostro personale processo estetico! Così come siamo fotografi, siamo entrambi anche graphic designer, quindi questo deve aver giocato un ruolo nel percorso che abbiamo fatto. Anche se eravamo principianti, abbiamo avuto da subito una forte visione di ciò a cui volevamo che il nostro lavoro assomigliasse.

Com’è lavorare come duo? Come vi dividete i compiti? Arrivate a molti compromessi?
Essere un duo è la chiave importante per Exterface e per il nostro lavoro. Abbiamo iniziato in questo modo e sarà sempre così. Ce lo auguriamo, visto che condividiamo la stessa visione, gli stessi gusti e stiamo felicemente proseguendo nella stessa direzione con passione. Questo è ciò che si può chiamare una fusione artistica. Non abbiamo mai fatto compromessi, finora. Nulla vale la libertà che abbiamo in ciò che facciamo, Exterface si basa totalmente sul concetto di libertà!

Quali pensate siano i passi più importanti compiuti nella vostra carriera fino ad ora?
Il nostro primo libro ‘The Thing He Loves’, la prima mostra per il nostro progetto ‘The X faces of Fred Faurtin’ a Parigi, l’incontro con lo stylist e pigmalione Nicolas Chicanot, che ci ha detto che potevamo fare grandi cose nel mondo della moda. La nostra collaborazione magica con David Mason, il direttore creativo di Slick It Up. Avere la possibilità di lavorare per marchi creativi e ispirativi, condividere amore e rispetto con persone straordinarie, collaboratori, muse, amici. Il più grande passo nella nostra carriera e il più recente è l’uscita del nostro primo manifesto visivo’MUTO’, che è oggi il modo migliore per noi di esprimerci, creativamente.

Come scegliete i vostri modelli? Cosa trovate attraente? Che cosa vi colpisce di solito in una persona da decidere di voler fotografarlo/a?
Persone interessanti che hanno qualcosa da dire. Persone che non hanno paura di spingere i propri limiti. Noi siamo per bellezza! Età, razza, diversità sono irrilevanti. Preferiamo scegliere qualcuno con quella certa scintilla negli occhi, un forte carisma, sensualità…

Dove trovate ispirazione per i vostri lavori? Avete icone di stile di riferimento, persone che ammirate? Quali altri fotografi e artisti vi hanno ispirato durante gli anni?
L’ispirazione viene da qualsiasi cosa: i sogni, le canzoni, i film e, soprattutto, le persone. Carine Roitfeld, Alexandre Vauthier, Riccardo Tisci, Tom Ford, Alexander McQueen, Matthew Zink, David Mason, Madonna. Steven Klein, Mert & Marcus, Bruce Weber, Robert Mappelthorpe, Tom of Finland, Matthew Barney, Damien Hirst, William Bouguereau, Jean-Léon Gérôme, Caravaggio. Per noi tutti loro hanno in comune il gusto per l’erotismo, lo spettacolo,la bellezza, la forza, la fantasia, i colori. Sono tutti audaci e hanno spinto costantemente i limiti con il loro lavoro.

Lavorate molto con un immaginario erotico. Qual è la linea che separa, secondo voi, arte e pornografia?
Il nostro lavoro è sensuale, erotico, ma non c’è nulla di pornografico in esso. Ma tutto dipende dagli occhi del pubblico: osè, scioccante, volgare, o anche bello, non sai mai cosa possa pensare! Il punto è che nel nostro lavoro niente è ‘tanto per fare’! Ogni sguardo, atteggiamento, posizione che facciamo assumere ai nostri modelli ha uno scopo ed è fedele al personaggio e alla storia che stiamo raccontando. Abbiamo anche un forte approccio estetico che porta la situazione ad un altro livello…

Quale importanza ha avuto il web nel vostro successo finora?
Internet è la base di tutto per noi e il nostro lavoro. Non è la chiave, ma è la base. Con il web siamo stati in grado di condividere e mostrare il nostro lavoro ampiamente, senza alcun limite. Abbiamo avuto l’opportunità di essere in contatto con le persone che ammiriamo, oltre che relazionarci con le persone che amano quello che facciamo.

 

Progetti per il futuro?
Il quarto volume di ‘MUTO’ che esce all’inizio di novembre. Vogliamo veramente sviluppare questo progetto, stamparlo e continuare a realizzarlo per molto! Naturalmente ci sono in ballo più progetti, collaborazioni, storie di moda. Noi lavoriamo ‘nel presente’ per cui la risposta può sembrare piuttosto vaga, ma è bello essere sorpresi, non è vero Stefano?

Nella seconda pagina altre foto del duo Exterface e la traduzione in inglese dell’intervista / Next page for other amazing Exterface pics and for the english version of this article.

Pagine: 1 2