Nuovi talenti: l’artista Serafino Rudari fotografato in esclusiva per lepilloledistefano da Aaron Olzer (e intervistato da me)

Ho conosciuto Serafino grazie ad amici comuni, prima non ne sapevo molto di lui, se non che si dedicava all’arte. Immediato ed estroverso è stato facile creare subito un clima amicale, scaturito poi nel progetto che vedete qui. Serafino Rudari è infatti il nuovo ‘talent to watch’ fotografato da Aaron Olzer, con il mio styling, e intervistato da me. E sicuramente l’artista, poliedrico e pieno di talenti, è uno di quei personaggi che ha molto da raccontare. Serafino sembra possedere una sorta di naturale capacità di coinvolgere le persone con cui entra in contatto, sul set sembrava fosse un modello di professione, non una persona poco abituata alla macchina fotografica, e la voglia di raccontare il suo mondo, l’apertura che ha nei confronti del prossimo lo rendono adattissimo a creare connessioni con altri creativi. Serafino mi ha davvero incuriosito, per questo è stato un piacere provare a conoscerlo meglio. Eccovi la nostra chiacchierata.

Photo: Aaron Olzer
Styling: Stefano Guerrini
Styling assistant: Cecilia Gioetti
Hair and Make Up: Selene Pisu

Model: Serafino Rudari

Thanks to Marco Magalini

Bomber / bomber jacket North Sails, polo / polo shirt Project E, pantaloni con bretelle / trousers with suspenders Energie

Serafino raccontaci qualcosa del tuo percorso. E, soprattutto, come sei arrivato al mondo dell’arte?
Direi che è stato un percorso “obbligato”  essendo sempre stato circondato da persone che amano e si esprimono attraverso diverse forme d’arte, mi piace pensare di essere “figlio delle arti”!  Da mio nonno maestro dello stile liberty, ai miei zii artisti e decoratori per poi arrivare ai miei genitori, ho sempre avuto un confronto e uno stimolo verso la libera espressione dei pensieri, attraverso l’uso di diversi linguaggi. Mi sono appassionato al canto, alla danza, al colore e alle molteplici possibilità che si possono avere combinando questi “ingredienti” assieme.
Se non ho interpretato male, in realtà, in te confluiscono molti mondi e il tuo modo di vedere l’arte è aperto a molte collaborazioni, input e contributi…
Ho una visione dell’arte a 360°,  oltre alla musica e alla pittura adoro il design e la moda . Credo sia molto importante  la collaborazione e il confronto con altri artisti, tanto come  momento di crescita professionale quanto di condivisione, esperienze che  riempiono di valori sopra ogni aspettativa. Non è così distante sedersi ad un pianoforte dal tenere in mano un pennello,  la musica, come la danza o la pittura sono il punto di partenza per rappresentare idee, emozioni  e tutto ciò che ci appartiene. Come e dove è solo una scelta di strumenti che andiamo ad utilizzare. Quindi mi rivolgo a voi menti folli, fatevi avanti !!!
Quali i momenti secondo te più rappresentativi del tuo percorso sino ad ora?
Bella domanda! Diversi momenti importanti direi, ne avrei da raccontare…come la bellezza di ogni incontro che mi ha  lasciato soprattutto qualcosa di buono o a volte il semplice accorgersi di cosa ho voluto e sono riuscito a esprimere. Però è anche bello non accorgersi di niente, nemmeno del tempo che passa! Mi ha aiutato molto viaggiare, spostarmi per conoscere luoghi e culture e la gente di diverse origini porta dentro di se bagagli di informazioni che a volte è possibile ascoltare.

Impermeabile / raincoat Il Sistema degli Oggetti, giacca / jacket Giuliano Fujiwara,
T-shirt / T-shirt Luca Larenza, jeans / denim trousers Meltin’ Pot

 Mi ha incuriosito molto la tua performance organizzata con Kartell. Ce la puoi raccontare?
La trasparenza per Kartell è diventato un concetto molto importante, quindi mi sembrava interessante pensare a questa “trasparenza” come un pretesto per non accorgersi dei contorni, dei limiti. Per questo (visto che ogni oggetto non aveva più contorno e neanche destinazione) abbiamo lavorato dando un “suono” diverso ai loro prodotti, utilizzandoli come strumenti per creare la base ritmica da dove ho potuto prendere spunto e dipingere sulla mia “tela”, naturalmente trasparente!
Chi o cosa ti ispira? Quali i mondi e i personaggi capaci di influenzarti?
Mi stimolano i colori dei luoghi che attraverso, le percorrenze e il tempo che si fermano lì, incontrando lo sguardo catturato da un gesto che non ti aspetti o che forse era talmente aspettato da farti stare in ansia dall’attesa. Mi piace la gente piena di sogni e di storie, di voglia di fare e raccontare e ne rimango talmente affascinato da voler diventare anch’io così!
Al momento di cosa ti stai occupando?
Direi di colore, di design, di musica e anche un po’ di moda! Mi piace tutto quello che riesco a fare e che mi piacerebbe  provare a fare. Certo ormai prendo ogni cosa dandole il massimo del valore umano e professionale che mi compete, come fosse sempre un privilegio riuscire a farlo, con molta sete di imparare. Ho in previsione degli eventi a livello internazionale, esposizioni e performance live dove riesco dal vivo a far vivere diverse forme espressive all’unisono. Collaborazioni di diverso tipo, sia nel campo della moda che nel design e sempre tanta voglia e piacere di mettermi in gioco.
 
Maglione / sweater Bark, pantaloni / trousers Energie
 
Ti sei prestato come modello per il nostro shooting. Come è stata questa esperienza? Se posso, mi sembravi molto a tuo agio davanti alla macchina fotografica…
E’ stata davvero una bella esperienza, ero a mio agio perché siamo entrati tutti subito in gran sintonia ed è stato molto divertente quindi non ho avuto nessuna difficoltà davanti alla macchina. Anche se non capisco mai le mie espressioni di fronte a un obiettivo, ho cercato di essere più naturale possibile e di divertirmi come sempre!
 
Cardigan / sweater Luca Larenza, pantaloni / trousers Il Sistema degli Oggetti

Quale il tuo legame con la moda?
Se posso parlare di moda, vorrei raccontare di “weyA” . Questo progetto che sto seguendo personalmente è una linea di abbigliamento in cui l’opera originale viene trasferita su  T-shirt o su un altro capo di abbigliamento, ed è prodotta con tutti gli elementi caratteristici di una vera serigrafia, ovvero un certificato di autenticità, un riferimento all’opera originale che ne riporta le dimensioni e le tecniche, e una forma di autografo proprio per attestarne l’autenticità. Abbiamo infine presentato questo nuovo concetto con l’opera inserita in un tubo, proprio come avveniva per le classiche serigrafie, per mantenere il riferimento alle forme tradizionali.

A tuo avviso quanto il mondo dell’arte è vicino ai giovani e alle istanze nuove in Italia al momento?
Non vorrei parlare per screditare o per partito preso, anche senza rapporti numerici,  ho visto per esperienze di percorso che oggi ognuno si deve “ arrangiare” se vuole crearsi una base solida dove poter esprimersi. Certo i luoghi e gli spazi ci sono e sono sempre gli stessi  a livello istituzionale e teorico, poi la pratica è tutt’altro che il piacere di leggere le vicende dei grandi di un tempo, quando al loro tempo forse di grande c’era solo il “farsi grande” alle loro spalle. Niente di nuovo per gli artisti direi, è già un lusso credersi tali!

Web e arte. Che legame c’è?
Personalmente da una decina d’anni lavoro sui supporti internet, sui social network, perché queste rappresentano le nuove modalità di comunicazione, attraverso le quali il pubblico può instaurare un rapporto diretto con l’artista, che diventa quindi più avvicinabile. Paradossalmente, nonostante la rete sembri in alcuni casi distanziare le persone, in realtà determina proprio l’effetto contrario, genera maggior interessamento umano e facilita i contatti. Ed è molto contemporaneo utilizzare i mezzi più consoni e attuali per rendere visibile le nostre espressioni, con questo non dico sia tutto buono o interessante, però la trovo una gran possibilità per chi ha voglia di confrontarsi con un mondo, seppur artificiale, che raccoglie comunque pensieri.

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  1. Giangi Rispondi

    Un’altro ragazzo tratto dalla serie “Personaggi interessanti” (e dico interessanti e non cool perchè di sti termini non se ne può più) che il Guerrini mette a suo agio e ovviamente intervista coinvolgendo anche noi che leggiamo! Chapeau!

  2. Ross Rispondi

    Bravo guerrini!! Che bello l’impermeabile del sistema degli oggetti.. giangi se ti va vai a dare un occhiata a weya.. C’e’ il link anche sul mio profilo.. See u soon

  3. federico nobile Rispondi

    Serafino è un’uomo d’espressione artistica globale (anche se di sti tempi si è ragazzi fino ai 50 !) Lo dico dopo aver assistito a performace live di pittura, musica, movimento davvero coinvolgenti ! Buon lavoro !

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